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All’inizio era il buio. Conversazioni di un cieco con la Bibbia

Ancona Mercoledì 3 maggio 2023 ore 17:30. Museo Tattile Statale Omero Banchina Giovanni da Chio 28. Nuova uscita nella collana Orto della casa editrice AL3VIE, verrà presentato da Anna Maria Farabbi, che ha curato e tradotto il libro di John Martin Hull, professore di teologia e scienze religiose a Birmingham, scomparso nel 2015.Nel 1983, a seguito di una lunga patologia degenerativa della retina, Hull perse definitivamente la vista. Ha scritto numerosi libri e articoli nel campo dell’educazione religiosa, della teologia pratica e della disabilità.Anna Maria Farabbi sottolinea che “l’esperienza della cecità polverizza di colpo la superficialità visibile, entra e abita l’invisibile della nerezza, forzatamente in un processo inverso da quello che noi vedenti siamo abituati a vivere, anche mentalmente”. John Martin Hull narra tutto questo in “All’inizio era il Buio”, portandoci lentamente a riconsiderare i nostri parametri sociali e culturali. Propone fatti della propria storia personale, pieghe del suo vissuto, mortificazioni, depressioni da cui è riemerso, con energia e lucidità.Tutto il suo lavoro in questa opera nasce e si sviluppa nel ventre delle Sacre Scritture. Si irradia in ogni angolo del nostro vivere quotidiano, in ogni connessione esistenziale e sociale, oltre a quella spirituale.Il suo pensiero in ogni sua parola propone di fatto le fondamenta praticabili verso la correzione di una polis che molto ha ancora da imparare per una convivenza di pari diritti, di non discriminazione, di crescita contemporaneamente individuale e corale.Anna Maria Farabbi è poeta, narratrice, saggista, traduttrice. In poesia, l’ultima sua opera è La casa degli scemi, Lietocolle 2017. Per la narrativa, ha pubblicato Leièmaria, Lietocolle, 2013; per la narrativa ragazzi, Caro diario azzurro, 2013, e La notte fosforescente, entrambe per Kaba edizioni, 2013 e 2021.

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All’inizio era il buio al Museo Tattile Statale Omero il 3 maggio

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Arte e cibo per parlare di disturbi alimentari

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Arte e cibo per parlare di disturbi alimentari nella Giornata del fiocchetto viola

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Magione celebra la Giornata del fiocchetto lilla

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Presentazione del libro “L’arte tra bocca e cibo”

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Luce del cuore rovesciato

Luce del cuore rovesciato

Design e realizzazione di Gabriella Malentacchi

La lampada ideata e realizzata da Gabriella Malentacchi ha agito da perno nella mia conferenza per i suoi significati del profondo simbolico. In sintesi:

La torsione del corpo, propria del tronco della lampada, evoca lo stato di sofferenza umana nella sua instabilità di equilibrio esistenziale, spirituale, sociale. Le scanalature nel vetro, sono affini a rughe, a nostre cicatrici, violenze subite che tatuano la nostra interiorità oltre la superficie della pelle, Il vetro propone, per sua stessa natura, la fragilità, ma anche l’acustica della sua possibile rottura, e ogni difficoltà di raccolta: il pericolo di essere feriti, tagliati, tra una scheggia e l’altra. La trasparenza propria del vetro richiama di fatto la nostra: ciascuno di noi, sotto nostri vestiti, ha un’identica dimora di organi, oltre a un sangue circolante che stabilisce assoluta fratellanza. Non solo. In ogni nostro corpo esiste un vuoto attraversato da un filo. Il filo che permette la vitalità elettrica della lampada è il filo della nostra connessione con la vita. E’ il cordone ombelicale con la nostra nascita quotidiana.

Il paralume è posizionato al vertice dell’oggetto. Ne è il fulcro. E’ la testa. Eppure ci consegna un cuore rovesciato. La testa è pensare, Il cuore è sentire. Ogni creatura che ha sofferto, ipersensibile, ha un cuore rovesciato. Definitivamente. Essere prossimi a un “cuore rovesciato” significa avere consapevolezza del proprio. E flettersi, con rispetto, non giudizio, sapienza più che conoscenza. Con quell’amore che è esperienza cognitiva, oltre che sensuale, artistica e mistica.

Il compimento della relazione, della cura, sta nell’accensione di quel cuore rovesciato.

Un cuore rovesciato illuminato è illuminante e orienta.

 anna maria farabbi

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La via del poco di Anna Maria Farabbi ad Umbria Libri a Terni il 2 Dicembre alle 16

Presentazione del libro

La via del poco di Anna Maria Farabbi

Intervengono Raffaella Polverini, Elena Zuccaccia e l’autrice

Centro per le Pari Opportunità

2 Dicembre dalle 16:00 alle 17:00

Sala Videoconferenze – bct biblioteca comunale TerniPiazza della Repubblica, 1 – Terni, 05100 Italia

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Presentazione a Perugia de L’arte tra bocca e cibo

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Intervista ad Anna Maria Farabbi. Radioliberamente al Màt

Presentazione del libro L’arte tra bocca e cibo. Peso corporeo e peso della parola al Màt di Modena. Settimana della salute mentale