Descrizione
Ho cercato con attenta, inevitabile, sottrazione di significare la poesia di Stelio Carnevali, individuando i testi maturi in cui la sua identità lirica si offre con nitore, pregnanza, pulizia. La sua poesia sorge da uno stile apparentemente voltato al passato. Tuttavia, riesce a modularsi con carattere personale dentro cui accende e compone una successione narrativa, attraverso un lirismo ritmato in grado di essenzializzarne i cardini fondamentali. Il verso schizza con tagli improvvisi che spezzano il prevedibile, screzia di amarezza stupefatta l’esperienza cantata sempre in commovente connessione con la natura vegetale e animale. Ironia e autoironia si intrecciano con leggerezza delicata, piumata, coinvolgente nella veloce spirale dei versi. Il caleidoscopico quotidiano si fessura. Accediamo a uno spicchio illuminato di prospettiva, del presente o dentro la memoria del poeta. Sempre con compassione e consapevolezza amorevole. Carnevali canta la sua terra mantovana, la sua origine madre, mai cedendo a una nostalgica, fetale, lamentosa torsione. Anzi, riesce a rovesciare il peso della drammaticità raggiungendo una fresca levità ossigenata.
(…)
Ho voluto ospitare la voce di Carnevali che narra i tappeti relazionali fondamentali della sua vita nel QR, così da portare a compimento tutta la sua opera, anche quella esistenziale.
dall’introduzione di anna maria farabbi direttrice della collana arca e curatrice del volume
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